Questa parola magica ha l’innata capacità di portare un sorriso al volto di qualsiasi persona italiana, visto che e’ associato a incredibili serate e grandi ricordi, spesso condivisi con amici e familiari! Che si tratti di una partita di calcio, di un primo appuntamento o di una festa di laurea, non c’è modo migliore per iniziare la celebrazione se non con l’aperitivo. Perché chi non vuole divertirsi con drinks e deliziosi antipasti insieme ai propri cari?! Mentre questa tradizione è stata un orgoglio italiano per secoli, il resto del mondo sta velocemente recuperando questa divertente pratica. Allora, cos’è esattamente l’aperitivo e quali sono le sue origini? Bbcgoodfood.com lo ha descritto come “una bevanda alcolica (ma può anche essere analcolica), generalmente servita prima di un pasto per stimolare l’appetito, ed è quindi di solito secca piuttosto che dolce.” Anche il nome aperitivo deriva dal latino “aperire” che significa “aprire”, in questo caso, per aprire l’appetito, ma potrebbe riferirsi anche all’apertura sociale. Tradizionalmente, l’alcol servito è una bevanda amara e poco alcolica con l’intenzione di “svegliare” il sistema digestivo in modo che sia pronto per il pasto successivo. Per quanto riguarda il cibo, si tratti di solito di formaggi, salumi, noci, olive, o patatine, ma oggigiorno ci sono posti che servono un intero buffet di cibo per accompagnare le bevande.
Ma da dove nasce esattamente questa tradizione? Beh, l’idea di usare l’alcol amaro per aumentare l’appetito proviene dal medico greco Ippocrate, che ha usato un intruglio di vino bianco dolce e fiori di dittamo, assenzio e ruta per aiutare i suoi pazienti che soffrivano di una carenza di appetito. Ma fu proprio a Roma che ebbe origine l’antica versione dell’aperitivo. Soprannominata “gustatio”, quest’ antica tradizione romana serviva gli stessi due scopi del moderno aperitivo, ovvero: stuzzicare l’appetito prima di elaborati banchetti e cene, nonché per aiutare gli ospiti a mescolare drink e snack. La bevanda principale in una “gustatio” era il muschio, un vino mescolato con miele e aromatizzato con spezie. Il cibo servito era un piatto romano di frutta, formaggi, focaccia accompagnata con salse e cruditées. Cut to centuries later, distiller Antonio Benedetto Carpano’s creation of Vermouth inadvertently led to the establishment of the modern-day aperitivo. La creazione del Vermouth da parte del distillatore Antonio Benedetto Carpano portò inavvertitamente all’istituzione dell’aperitivo moderno. Nel XIX secolo, il conte Camillo Negroni inventò accidentalmente il famoso cocktail Negroni chiedendo al barman di aggiungere altro gin al suo cocktail preferito, l’American (che consiste in Campari, Vermouth e soda frizzante). Questo cocktail è diventato così famoso che ha portato ad un’istituzione della cultura dell’aperitivo a Torino e presto in tutto il resto d’Italia, ma questa volta è stato per tutti e non solo l’elite.
La versione veneziana di questo rituale, che comprende il famoso cocktail Spritz, è comunque la più vicina al nostro cuore e anche la più rinomata in tempi moderni. La leggenda narra che i soldati austriaci che occuparono Venezia nel 1800 trovarono il vino locale troppo forte e chiesero di spruzzare una goccia d’acqua nel vino (lo spritz in tedesco) e così nacque la precedente versione dello Spritz: anche la versione di oggi tuttavia include anche amari digestivi. Questo splendido cocktail è come il sole in un bicchiere grazie alla straordinaria combinazione di Prosecco, amari (come Select, Aperol o Campari), e acqua gassata, e puo’ essere accostato a qualsiasi cibo, ma niente a confronto con la sua consumazione insieme ai Cicchetti (spuntini veneziani) nei Baccari (Bar veneziani). In Veneto, è anche comune consumare solo il Prosecco come aperitivo al posto dello Spritz per una vera esperienza veneziana. Per questo consigliamo il nostro.
Allora, quale bevanda dovresti ordinare? Beh, è difficile sbagliare durante l’aperitivo, ma di solito, le bevande potrebbero essere uno Spritz, Negroni o un Martini per le scelte classiche, oppure si potrebbe semplicemente optare per un bicchiere (o due!) di Prosecco. Non c’è modo migliore di vivere la cultura e la vita italiana se non attraverso l’aperitivo!